"Trovò la pistola in una fondina di cuoio screpolato, assicurata sotto la scrivania con del nastro isolante argentato. Era un pezzo d'antiquariato, una .357 magnum, con la canna e la guardia del grilletto segate. L'impugnatura era stata rinforzata con strati di nastro adesivo. Il nastro era vecchio, scurito, reso lucido da una patina di sporco. Case fece uscire il tamburo con un colpetto ed esamino le sei cartucce una per una. Erano caricate a mano, il piombo tenero era ancora lucido e non ossidato.” (cap 9 pag 120)
Dedicato al corso di Storia della Tecnologia tenuto dal Professor Vittorio Marchis presso il Politecnico di Torino, questo blog tratterà della tecnologia nel libro "Neuromante" di Wlliam Gibson
domenica 18 maggio 2014
Una rivoltella Magnum (II)
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