“Case vide lo scheletro di un’antiquata macchina da scrivere, le cassette, tabulati spiegazzati…” (cap 9 pag 119)In completo contrasto con lo scenario futuristico del libro, il ritrovamento di una "vecchia" macchina da scrivere, in contrapposizione con i moderni computer utilizzati nella vicenda, è un elemento che desta stupore nei personaggi.

La prima macchina da scrivere fu brevettata a Torino verso la metà del XIX secolo dall'avvocato novarese Giuseppe Ravizza: chiamata "Cembalo scrivano", essa era una macchina capace di scrivere premendo tasti che facevano muovere dei martelletti i quali imprimevano il carattere voluto su un foglio di carta.
Le macchine da scrivere subirono poi una rapida evoluzione, fino alle celebri Olivetti, e poi verso i più evoluti calcolatori.
Al giorno d'oggi, esse sono state rimpiazzate dai moderni computer.
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